sabato 25 aprile 2009

Crostata alla marmellata di arance amare e crostata di mele... 

Nel giardino della casa al mare di mio marito c'é un bellissimo albero di arance amare che affonda le proprie radici in un terreno sabbioso. Proprio grazie al fatto che i suoi frutti non sono commestibili, quest'albero non é mai stato trattato anzi, forse é il caso di dire che é sempre stato totalmente ignorato! L'anno scorso, trovandoci lí proprio nel periodo in cui era carico di arance, mi venne l'idea di raccoglierle per farne una marmellata. Data la mia ignoranza in materia mi feci aiutare da mia mamma e da un'amica di famiglia. La ricetta non la ricordo perfettamente ma mi pare che fosse piú o meno cosí:
Marmellata di arance amare
Ingredienti: 2 kg di arance amare, 2 limoni, 1,5 kg di zucchero di canna.
Procedimento: con un coltello affilato sbucciare le arance facendo attenzione a non togliere la parte bianca e tagliare le bucce alla julienne. Tagliare le arance a pezzi, togliere le parti bianche e i semi e metterle insieme alle bucce e ai limoni, anch'essi tagliati a pezzi, in un recipiente con 4 litri d'acqua. Lasciare il tutto in ammollo per 24 ore. Fare bollire le arance nella loro acqua per mezz'ora e lasciarle nuovamente in ammollo per altre 24 ore. A questo punto portarle a ebollizione insieme allo zucchero e cuocere a fuoco basso per ca. 1 ora o finché non si sará addensato il composto. Riempire i barattoli precedentemente sterilizzati in forno caldo e, tappati, lasciarli capovolti finché non si sará raffreddata la marmellata.

Come vedete dalle foto la marmellata é abbastanza oscura perché la preparammo con zucchero di canna. Ne preparammo anche un'altra "partita" (perché i chili di arance ovviamente non erano "solo" 2) con zucchero bianco e il risultato fu di un arancione traslucido, molto piú bello da vedere.
Ora, con quest'ultimo barattolo di marmellata di arance amare che mi é rimasto ho deciso di preparare una crostata e, siccome quando mi ritrovo a impastare pane, dolci e pizze non riesco mai a farlo in dosi ridotte, giá che c'ero ho preparato una seconda crostata, quest'ultima peró di mele.


Ingredienti per 1 crostata (diametro 26 cm): 250 gr di farina, 125 gr di burro freddo, 60 gr di zucchero, 1 uovo intero + 1 tuorlo, 1 pizzico di sale, 1 pizzico di lievito (opzionale)
Preparazione tradizionale: impastare velocemente tutti gli ingredienti in modo da ottenere un impasto uniforme con il quale formeremo una palla. La lasciamo in riposo in frigorifero per mezz'ora.
Preparazione rapida: nel robot da cucina, a velocitá media, introdurre le uova con lo zucchero, il sale e il burro tagliato a cubetti. Quando si sará formata una cremina introdurre a cucchiaiate la farina insieme al lievito (sempre con il robot che gira!), si formerá una palla che metteremo in frigo per 30 minuti.
Dopo il riposo: con l'aiuto di un mattarello stendiamo l'impasto (alto 5-6 mm) e lo collochiamo nello stampo facendo in modo che rimanga un bordo di ca 1 cm.
Farcitura alla marmellata di arance:  stendere uno strato abbondante di marmellata di arance amare e formare la classica griglia con la pasta che rimane.
Farcitura alle mele: stendere uno strato sottile di marmellata di albicocca o pesca e adagiarvi le mele tagliate a fettine. Spruzzare un po' di succo di limone e spolverare con un po' di cannella.
Infornare a 170 gradi per 45 minuti.

giovedì 16 aprile 2009

Insalatina di grano saraceno e orzo al profumo di agrumi

Quando si avvicina l'estate, a casa nostra inizia la stagione delle insalate di riso e di tutti quei piatti che si preparano velocemente e in quantitá "industriali" per poter essere consumati freddi e durante piú giorni. Sono perfette poi per le scampagnate, per le pause pranzo al lavoro e in generale tutte le volte che c'é da dar da mangiare a un numero imprecisato di persone e si ha poco tempo (o voglia) per spadellare...  
É il caso di quest'insalatina in cui il riso viene sostituito da due cereali meno comuni ma altrettanto buoni. Si tratta del grano saraceno -che in realtá cereale non é ma lo facciamo rientrare in questa categoria (é, per intenderci, quello che viene utilizzato per fare i meravigliosi pizzoccheri)- e l'orzo nella sua versione perlata.

                    

Inutile dire che per questa ricetta é possibile usare altre combinazioni di cereali (riso, farro, bulgur, couscous) e/o legumi (lenticchie, ceci, soia verde) e che per la preparazione é possibile usare qualsiasi tipo di ingrediente in base alle preferenze personali. Io questa volta l'ho preparata cosí:
Ingredienti per 6 persone: 250 gr di grano saraceno, 250 gr di orzo perlato, 2 carote, 1 zucchina, 1 cipollotto, 1 limone, 1 arancia, 1 lima, prezzemolo, un pesto preparato con basilico fresco, aglio, pinoli, olio, sale.
Preparazione: Cuocere i due cereali per ca. 25-30 minuti (devono rimanere al dente). Una volta cotti passarli velocemente sotto l'acqua fredda per bloccarne la cottura. Dopo qualche minuto, quando i cereali sono giá tiepidi, condirli con il succo e la buccia grattugiata del limone, dell'arancia e della lima. Unire poi il pesto e gli altri ingredienti. Le carote, la zucchina e il cipollotto li ho grattugiati.

lunedì 13 aprile 2009

Torta integrale di limone e cioccolato

Questa torta é frutto di uno dei miei esperimenti pomeridiani, nata principalmente dalla presenza nel mio frigorifero di una paio di limoni biologici (non trattati) e dall'esigenza precisa di doverli sfruttare al massimo, utilizzandone quindi anche le scorze. La scelta di unirvi il cioccolato poi é stata pressoché spontanea, dettata da un'associazione mentale immediata "limone-giallo-fresco vs cioccolato-marrone-caldo" e quindi da una sensazione di equilibrio e armonia che si crea nonostante l'apparente contrasto. Devo dire che il risultato ha confermato le mie aspettative


Ingredienti: 150 gr di farina integrale, 50 gr di amido di grano, 2 uova, 100 gr di zucchero, 100 ml di olio di girasole, il succo e la scorza di un limone biologico, 40 gr di cioccolato fondente, 1 cucchiaino di lievito.
Per la glassa: zucchero a velo, succo di un limone, acqua.
Preparazione: Sbattere bene le uova con lo zucchero. Aggiungere il succo del limone e l'olio e, sempre mescolando, aggiungere poco a poco la farina mischiata con l'amido, la scorza grattugiata del limone, il cioccolato ridotto a scaglie e, per ultimo, il lievito. Versare il composto nella tortiera imburrata e infarinata (o ricoperta con carta forno) e infornare a 180º per 35-40 minuti. 
Quando la torta é quasi pronta preparare la glassa al limone. In un pentolino versare 3 cucchiai di zucchero a velo, il succo del limone e 2 cucchiai di acqua. Mescolare continuamente finché non si sará formato uno sciroppo. Farlo raffreddare un po' e versarlo sulla torta 5 minuti dopo averla tirata fuori dal forno. Consumarla fredda.

domenica 12 aprile 2009

Rotolini di zucchina e salmone

Un antipastino veloce e delizioso, ideale per un pasto fresco e leggero. 
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di salmone affumicato, 2 zucchine medie, formaggio caprino, erbe aromatiche.
Preparazione: tagliare le zucchine a fette sottilissime per la lunghezza (io ho usato il pelapatate). Spalmarvi sopra un leggero strato di formaggio caprino e adagiarvi una striscia di salmone larga quanto la zucchina. Arrotolare, spolverare con le erbette e... voilá!

venerdì 10 aprile 2009

Pulpo a la gallega

Questo semplice ma saporitissimo piatto a base di polpo e patate é originario della Galizia (Spagna). É chiamato anche "Polbo á feira" perché tradizionalmente veniva preparato nei mercati, in grandi pentoloni di rame, condito al momento e venduto ai passanti.
Si tratta di polpo accompagnato da patate tagliate a fette piuttosto spesse e condito con olio di oliva extra vergine, paprica dolce e piccante, sale grosso.

La parte piú "delicata" della ricetta riguarda la preparazione del polpo. Affinché non risulti gommoso dopo la cottura sarebbe necessario batterlo vigorosamente contro una superficie dura (ricordate lo spot D&G con quell'avvenente giovane che in spiaggia sbatteva il polpo contro la roccia?) ma per evitare questo procedimento "selvaggio" é sufficiente congelarlo e scongelarlo prima di cuocerlo. So che é un peccato congelare un polpo che potrebbe essere consumato fresco ma assicuro che la congelazione non altera minimamente né il sapore né la consistenza della carne. Altro dettaglio importante riguarda i tempi di cottura: é necessario infatti che il polpo diventi tenero ma che non cuocia troppo perché si indurirebbe e si romperebbe la pelle. Ho visto allora per esperienza che un polpo di 1 kg cuoce in ca. 25 minuti, un polpo di 2 kg in 35 minuti, ma é sempre meglio verificare la cottura infilzando una forchetta nella parte alta dei tentacoli. Per questa ricetta serve solo la parte piú grossa dei tentacoli. Le parti finali piú sottili e la testa possono essere utilizzate per una bella insalatina di mare.

Per quanto riguarda le patate é possibile cuocerle insieme al polpo affinché ne prendano il sapore (e il colore) ma se si preferisce il sapore di patata "sin más" cuocetele sole.
Il polpo, tagliato a rondelle piú o meno sottili, va servito su un letto di patate e condito, come dicevo, con olio evo, una spolverata di paprica e del sale grosso.
Tengo a precisare che non é necessario utlizzare sale durante la cottura del polpo e delle patate.
Per quanto riguarda le dosi per 4 persone direi: un polpo di 2 kg e 1,5 kg di patate, il condimento a piacere!

martedì 7 aprile 2009

Spaghetti al nero di seppia

Questa é la prima ricetta con la quale esordisco su questo blog. É uno dei piatti classici che piú mi piace... da mangiare ma sopratutto da vedere! Quel nero intenso che avvolge gli spaghetti nascondendo la loro essenza di grano duro mi affascina e tutte le volte che li preparo mi impegno affinché vengano piú neri della volta precedente! Forse dipende dalla quantitá di inchiostro presente nella sacca della seppia e di conseguenza dalla sua stessa grandezza. Per prepararli ho seguito i consigli di una gentile signora che me li cucinó qualche anno fa nella sua accogliente osteria (di cui non ricordo il nome) a Trapani.


Ingredienti per 4 persone: 1 seppia grande freschissima (ca. 800 gr) - 500 gr di spaghetti - 1 cipolletta fresca - 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro ('strattu), olio extra vergine, prezzemolo, peperoncino.


Preparazione: pulire completamente la seppia (o farsela pulire dal pescivendolo) togliendo l'osso interno con le viscere (ATTENZIONE a non rompere la sacca dell'inchiostro, sennó addio nero!), rimuovere gli occhi, il becco, la pelle e tagliarla a striscioline.
In un'ampia padella soffriggere la cipolletta con poco olio, aggiungervi la seppia e farla cuocere a fuoco medio per 15-20 minuti. A mezza cottura aggiungervi un cucchiaio di concentrato di pomodoro e la sacca con l'inchiostro. Nel frattempo cuocere gli spaghetti in acqua salata. Quando sono ancora molto al dente scolarli e aggiungerli alla seppia terminando di cucinarli nella salsina che si sará formata con il liquido rilasciato dalla seppia (questo permette che gli spaghetti diventino neri neri neri). Se risulta essere un po' asciutto aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Aggiungere prezzemolo ed eventualmente peperoncino ed impiattare. 
Buon appetito!